Social e artisti: due parole con Chiara Rapaccini
Chiara Rapaccini ha riscosso un notevole successo con la sua pagina Facebook Amori Sfigati dove pubblica vignette sui rapporti d’amore dal gusto agrodolce. Nell’intervista concessa alla Napier Academy, l’artista fiorentina parla di social e artisti contemporanei.
Chi è Chiara Rapaccini?
Sono una scrittrice, una pittrice e un’illustratrice. Sono anche vignettista della rivista L’Espresso. Come scrittrice, sono una romanziera. Ho pubblicato molti libri per bambini, ma adesso mi piacciono molto di più gli adulti e scrivo romanzi.
Quali sono le sfide da affrontare sui social per chi opera nel mondo dell’arte?
Oggi l’Italia è in un momento di passaggio straordinario per noi che facciamo arte e cultura: da un lato ci sono gli iperconservativi che non possono fare a meno della carta stampata, dall’altro ci sono molti di noi che, a qualsiasi età, si avvicinano al digitale. Io, per esempio, non appartengo ai millennials, non sono nativa digitale, però ho capito molti anni fa che stare sulle due piattaforme – sia quella cartacea che quella del web – sarebbe stata una carta vincente.
Quali opportunità offre il web nel campo dell’illustrazione e dei fumetti?
Il mondo del web è troppo vasto perché io possa dare consigli. Dico solo delle piccole cose. Io ho inventato 6 anni fa una pagina Facebook, Amori Sfigati, che affronta il tema degli amori che vanno male. Dopo aver scritto dello stesso tema sulla carta, ho deciso di creare una pagina social, perché capivo che era un tema estremamente popolare. Io sono un’artista e ho un mio atelier, ma ho provato a vendere con successo le mie opere anche sul web. Dunque, consiglio ai giovani artisti di orientarsi su gallerie importanti on line.
Qual è il segreto del successo sui social network di Amori Sfigati?
Uno è sicuramente il tema: di amore parlano tutti, perché interessa tutti. L’altro è il mio modo molto cinico di trattare l’argomento. Faccio satira e in Amori Sfigati l’amore è visto senza nessuna edulcorazione.
Per concludere, una domanda per chi desidera operare nel campo dell’arte: quanto è importante seguire attività di formazione in ambito web e social?
Molto, perché in Italia esistono ancora degli incredibili tabù a proposito del web: la cultura è ancora molto legata alla carta stampata. Il web rivoluziona questa abitudine. Io sono l’esempio di una persona che, seppur in età avanzata, cinque anni fa ha creduto nel web. Chi mi convinse a buttarmi su questa nuova strada artistica fu mio marito, Mario Monicelli. All’epoca aveva 90 anni, ma, nonostante l’età, aveva compreso che il web rappresentava il futuro.