L’evoluzione del consumo di musica in Italia: uno sguardo al rapporto IFPI 2022
Il rapporto “Engaging with Music 2022″ dell’IFPI offre un’analisi approfondita su come le persone in tutto il mondo ascoltano, interagiscono e scoprono la musica. In particolare, il rapporto rivela tendenze interessanti riguardanti il consumo di musica in Italia.
Secondo il rapporto, lo streaming audio è diventato il metodo più popolare per consumare musica in Italia, con il 70% delle persone che utilizzano servizi a pagamento o gratuiti. Questo dato riflette la crescente digitalizzazione del settore musicale e l’importanza delle piattaforme di streaming come Spotify, Apple Music e Amazon Music nel modellare le abitudini di ascolto.
Nonostante l’ascesa dello streaming digitale, il rapporto evidenzia anche un rinnovato interesse per i formati fisici di musica. Le vendite di vinili, in particolare, hanno registrato un aumento, con il 9% delle persone che hanno acquistato vinili nell’ultimo mese. Questo trend suggerisce che, nonostante la convenienza dello streaming, c’è ancora un forte desiderio per l’esperienza tangibile e personale offerta dai formati fisici.
In termini di generi musicali, il pop domina le classifiche in Italia, seguito da pop italiano, rock, rap italiano e hip-hop/rap. Questi dati riflettono la diversità del panorama musicale italiano, che abbraccia sia la musica internazionale che quella locale.
Infine, il rapporto sottolinea l’importanza della musica per la salute mentale. La musica offre un rifugio, una fonte di conforto e un mezzo per esprimere e gestire le emozioni. In un periodo di incertezza e stress come quello attuale, il ruolo della musica nella promozione del benessere psicologico non può essere sottovalutato.
In conclusione, il rapporto “Engaging with Music 2022” dell’IFPI offre uno sguardo prezioso sulle tendenze attuali del consumo di musica in Italia, evidenziando l’importanza dello streaming digitale, la resilienza dei formati fisici e il potere della musica come strumento di benessere mentale.